ECOTRAIL FLORENCE UN DEBUTTO SFORTUNATO

Quinta edizione per il Firenze Urban Trail, entrata a far parte del circuito degli Ecotrail, nel quale rientrano le principali capitali europee: Parigi (la capostipite), Bruxelles, Funchal Madeira, Ginevra, Madrid, Oslo, Reykjavík, Stoccolma. Firenze, unica città non capitale, scelta per la sua bellezza e per la sua storia.
Al suo debutto l’Ecotrail a Firenze, con il suo magnifico percorso urbano e collinare. è stata teatro di una serie di avversità e imprevisti che hanno dell’incredibile.
Prima ci si sono messe le elezioni politiche fissate per il 3 marzo data, dello svolgimento del percorso new entry della 80 km, designato come gara qualificante per i Mondiali di Trail a Penyagolosa e per il quale erano arrivati a Firenze tutti i migliori interpreti italiani su questa distanza, pronti a darsi battaglia per quei 3 posti in maglia azzurra. Poi si sono aggiunti neve, pioggia, treni bloccati, gelicidio sulle autostrade che hanno comportato tante rinunce soprattutto da parte degli atleti che venivano da lontano.
E così il venerdì in macchina a malincuore, dopo una preparazione meticolosa di tutti gli indumenti pesanti compresi, quelli di ricambio stivati in apposite buste all’interno dello zaino, vengo a sapere da un amico, che per un puro caso aveva visionato il sito, che la direzione di gara aveva assunto la sempre difficile decisione di tagliare parte del percorso per motivi di sicurezza annullando, la 80 km e dirottando tutti sul percorso della 42 km. Il motivo a loro detta, era la presenza di neve sugli alberi lungo il percorso che avrebbe potuto determinare la loro caduta nonché altri ostacoli che non avrebbero permesso il ripristino dei sentieri da parte dell’organizzazione. Scelta che si è rilevata giustissima e inevitabile considerando a posteriori, la situazione del percorso, ridotto a torrenti di acqua, fango e neve.
Arrivati a Firenze piove e tanto ma noi, confidando nel meteo, in base al quale in serata ci sarebbe stata una tregua e, sperando che questa sarebbe durata anche il giorno dopo, ci avviamo verso Piazzale Michelangelo per il ritiro dei pettorali posto in zona partenza.
La mattina, da quella che può definirsi la terrazza panoramica privilegiata sulla città, il panorama sulla città è da bividi , esso abbraccia il cuore di Firenze, dal Forte Belvedere a Santa Croce passando per i lungarni e i ponti di Firenze in sequenza, soprattutto il Ponte Vecchio; spiccano il Duomo, il Palazzo Vecchio, il Bargello e il campanile ottagonale della Badia Fiorentina, senza dimenticare le colline coperte dalla bruma a nord della città che ci attendono a breve con al centro Fiesole e Settignano. Una volta partiti ci siamo diretti verso il Viale dei Colli per giungere sotto l’Erta Canina con San Miniato e poi l’Albereta per correre poi lungo l’ argine dell’Arno, raggiungere Girone e proseguire sulle ripide salite per Settignano. E’ gia’ da qualche minuto dalla partenza che piove, le strade sono attraversate da rivoli d’acqua per non parlare dei sentieri resi scivolosi dal fango misto a neve in fase di scioglimento.
Poco dopo aver attraversato il paese ed ecco iniziare un single track nel bosco, fino ad arrivare finalmente al primo dei due ristori, Castel del Poggio posto al 16° km. Il tempo di rifocillarmi un po e riprendo a correre. Ora il sentiero attraversa la dorsale della collina con un ampio panorama sulla pianura sottostante coperta da fitte nubi per poi riprendere salire. Ai bordi staziona ancora la neve in parte calpestata da chi mi precede e fa freddo. Attraverso un uliveto ed è poi la volta della la salita di Monte Fanna, per poi scendere verso il cuore di Fiesole, con le sue mura etrusche, le sue scalinate e i suoi vicoli nascosti.
Raggiungo la cima di Monte Ceceri,(415 mt s.l.m.), famoso per le cave di pietra serena. e per gli eventi storici e culturali: nel 1506, sul colle fiesolano di Monte Ceceri, avvenne il rivoluzionario collaudo della Macchina del Volo progettata da Leonardo da Vinci.
Mi burtto in un single track in discesa attraverso le cave di Maiano sfruttate fino agli inizi del Novecento, celebri per la pietra arenaria, la cosiddetta "pietra fiesolana", ampiamente impiegata da scultori fin dal secolo XV. e ricordata da Benvenuto Cellini e da Giorgio Vasari. Qui si trova il secondo ed ultimo ristoro; i volontari mi offrono un bel brodo caldo che non guasta, vista l’ avversa situazione meteorologica. Si riprende a salire per giungere di nuovo a Settignano con la città di Firenze bene in vista.
Il percorso scende poi verso il cuore della città, rientrando nella sua parte “urban”, col passaggio attraverso il Parco Pazzagli e accanto all’Obihall, poi ancora l’argine dell’Arno e il rientro al traguardo di Piazzale Michelangelo.
Tutto sommato il Florence Ecotrail si e rivelato un percorso affascinante e tecnico al tempo stesso, aggravato quest'anno dalle cattive condizioni metereologiche ma, cio’ mi ha rinforzato lo spirito dandomi la consapevolezza di esser pronto per sempre nuovi traguardi
Saluto e ringrazio di cuore come di consueto tutta l'organizzazione Ecotrail Florence per averci fatto vivere una grande esperienza fatta di bellissimi percorsi e soprattutto tanto calore umano nonchè tutti i volontari lungo il percorso ed ai ristori che, hanno sempre continuato a supportarci con sorrisi, tifo ed infinita energia. Al prossimo anno!

PAOLO REALI 

Video dell'Ecotrail Florence

 

 

       LA MARATOMBOLA; UNA FESTA NON SOLO DI SPORT.

Avete presente quelle idee un po’ folli, che nascono così per gioco, quando provi ad unire una passione a una necessità, ne parli con un amico, e nel 99% dei casi ti senti rispondere “ma tu sei matto”?
Fortunatamente nell’1% dei casi trovi l’amico che inaspettatamente, invece di cercare di farti demordere, alimenta la tua folle idea.
E così Mauro Firmani, energico e volenteroso organizzatore, 4 anni fa partendo dal desiderio di fare una tombolata con una novantina di amici, tanti quanti i numeri, ne ha parlato con Gianluca Adornetto e gli altri amici della Marathon Truppen, un gruppo di amici/maratoneti che spesso troviamo come pacer nelle più importanti competizioni, ed è nata la Maratombola!
All’inizio sarebbe dovuta essere una corsetta informale nella pineta di Ostia, tra 90 amici, con tanto di estrazione dei numeri della tombola tutti, abbinati al proprio numero di pettorale. Oggigiorno solo chi vi ha partecipato il 30 dicembre è in grado di dire ciò che è diventata la sua creatura.
Una maratona su asfalto e sterrato, completamente chiusa al traffico all’interno della Pineta di Castel Fusano, cronometraggio TDS, rifornimenti ogni 5,3 km con ogni ben di Dio :sali, acqua, coca cola, the caldo, birra, uvetta, marmellate, pizza, prosciutto, frutta, maglia tecnica, medaglia (oserei dire una delle più belle mai vinte!) e dulcis in fundo tombolata finale con possibilità tramite, la cartella inserita nel proprio pacco gara, di vincere il pettorale di una manifestazione del 2018. I 160 partecipanti, hanno potuto degustare un finale a base di pizza, salame e mortadella, pandoro e spumante!
In tutto questo, son avanzati pure un bel po’ di soldini per fare un po’ di beneficienza. E scusate se è poco.
I podisti provenivano un pò da tutte le regioni del nostro variegato Paese, alcuni di questi giunti lì grazie al passaggio di Armando Quadrani dalla fermata del treno Lido e tutti hanno potuto ritirare la maglietta con il loro pettorale, vestirsi con indumento da gara sotto il gazebo allestito della società Trail dei due Laghi.
E così giungevano le ore 9, orario di partenza: veniva cantata rigorosamente in lingua madre, anche se nel testo fornitoci dal Firmiani era riportata anche la traduzione in taliano, ’’You’ll Never Walk Alone” divenuto popolare come l’inno ufficiale della squadra di calcio inglese del Liverpool:

When you walk through a storm
Hold your head up high
And don’t be afraid of the dark
At the end of the storm
Is a golden sky
And the sweet silver song of a lark
Walk on through the wind
Walk on through the rain
Though your dreams be tossed and blown
Walk on walk on with hope in your heart
And you’ll never walk alone
You’ll never walk alone
Walk on walk on with hope in your heart
And you’ll never walk alone
You’ll never walk alone
Quando cammini nel
bel mezzo di una tempesta
tieni bene la testa in alto
e non aver paura del buio
alla fine della tempesta,c’è un cielo d’oro
e la dolce canzone d’argento
cantata dall’allodola
cammina nel vento
cammina nella pioggia
anche se i tuoi sogni
saranno sconvolti e scrollati
va avanti, va avanti
con la speranza nel tuo cuore
e non camminerai mai da sola
non camminerai mai da sola
va avanti, va avanti
con la speranza nel tuo cuore
e non camminerai mai da sola
non camminerai mai da sola
e con queste parole nella mente si partiva. I partecipanti, a ogni transito sulla linea di partenza e arrivo, potevano verificare il proprio parziale cronometrico nonché beneficiare dell’incitamento dei lì presenti. Il percorso si è rilevato impegnativo dal punto di vista muscolare, in quanto percorso misto; in più si sono aggiunte le insidie delle radici affioranti dei pini, anche se ben segnalate e l’assenza di compattezza del terreno causa le precipitazioni dei giorni precedenti.
Commovente poi Mauro nella lettera di ringraziamento a quanti hanno contribuito all’esito felice della manifestazione.
Ora riflettendo sulla gara e constatando lo spirito solidale che ha animato i presenti, non si può non ribadire come la corsa in generale e la maratona in particolare siano discipline benefiche per l’essere umano, che è “corpo animato”.
L’anno podistico si è chiuso in bellezza, senza velleità di tempo, ma con una bellissima lezione; se alla base c’è una sana voglia di divertirsi e fare sport senza secondi fini, anche i progetti più impensabili si realizzano e a maggior ragione una maratona come questa che si prefigge un fine nobile e sociale è da ritenere un valore aggiunto.
La fatica? La stanchezza? Chi l’ha vista? Non esiste! Ha solo una genesi mentale: passa non pensandoci. Può darsi che la si senta in gara, ma tagliato il traguardo svanisce come d’incanto, essendo tanta la felicità. Non è la felicità lo scopo della vita?

PAOLO REALI 

Video della MaraTombola