Maratona di Ravenna

Solo tre anni fa ho deciso di iniziare a correre, più per curiosità che per vera passione; quella è venuta dopo. In questi tre anni sono riuscita a correre, con mia grande sorpresa, 7 maratone e due ultra. Per  ciascuna di esse ho dei ricordi e dei racconti, ho i conti che ho fatto con me stessa  per ogni volta che ho deciso di indossare quelle scarpe e di accettare la sfida. La maratona di Ravenna è stata la mia prima esperienza con l'associazione sportiva di cui faccio parte ed è stata un'esperienza davvero speciale. Non ho l'esperienza di molti runners della mia squadra per poter dire se a livello organizzativo l'evento di Ravenna sia stato superiore o all'altezza di altri eventi internazionali, posso solo dire che per me è stata una grandissima festa, durante la quale ho visto una bella città vivace ed accogliente, capace di vivere questo evento come un "grande evento " ed un'opportunità di  sport a grandi livelli. Sono felice di poter dire che "io c'ero". La nostra Associazione sportiva ha potuto festeggiare inoltre, durante questa bella vetrina, 10 anni di attività insieme, caratterizzati da una forte spirito di condivisione e partecipazione. Il nostro motto è : "Una squadra, una forza" ed in questi momenti è bello sentire di appartenervi.                La trasferta fuori città è stata un'occasione per tutti i partecipanti di stare insieme, di socializzare e conoscersi. Molti runner sono venuti con accompagnatori e familiari e si è creato il bellissimo clima della gita fuori porta. Io stessa ho avuto modo di conoscere delle compagne di squadra che non conoscevo affatto e di approfondire la reciproca conoscenza con altre che già conoscevo. Alla spedizione dei maratoneti, si sono unite le determinatissime camminatrici che hanno portato alla squadra le loro medaglie con il traguardo dei 10k. Ciascuno ha fatto il suo viaggio al meglio delle possibilità, nonostante piccoli infortuni, preparazioni incomplete e imprevisti dell'ultimo momento.

La mattina del 12 novembre, con un nebbione degno delle campagne scozzesi, eravamo tutti lì insieme dentro un fiume colorato fatto di persone che, impazienti, agitate, emozionate erano lì per aspettare il via. La maratona è stata impegnativa: un percorso che si snodava nella città fino al mare con moltissimi tratti lunghi e rettilinei. La sera precedente mentre osservavo il percorso al marathon village, pensavo  a quanto sarebbe stata dura vedere gli altri sulla via del ritorno mentre, molto probabilmente, io sarei stata ancora nel tratto di andata. Si tratta del "famoso biscotto" che nessuno vorrebbe avere in gara...e pensavo tra me e me: "questo non è un biscotto, è un vero e proprio filone!" Con alcuni compagni di squadra ci abbiamo riso su, ci siamo presi in giro pensando a cosa avremmo detto o fatto quando ci saremmo incontrati lungo "il biscotto" .  Fiduciosa ho  continuato a pensare solo alla mia gara.                Il " famoso biscotto" è comunque arrivato,  ma è stato un momento molto diverso da come lo avevo immaginato, è stato importante ed emozionante nello stesso tempo: dall'altra parte vedevo la fatica e la determinazione di tutti e i miei compagni di squadra correre che ci salutavano e ci incoraggiavano ..."forza ragazze!". Noi facevamo altrettanto, rispondendo ai saluti: un altro bel ricordo da collezionare. E poi ancora, tanti capannelli prima e dopo la gara fatti di discussioni, consigli ed esperienze da parte di chi ha fatto moltissime gare ed ha esperienza da vendere a chi, come me, deve ancora imparare molto. Ho imparato moltissimo. Mi sono divertita, sono stata bene. Sono tornata a casa soddisfatta di molte cose: le nuove amicizie, la gara corsa, l'avventurosa  visita di Ravenna fatta in condizioni meteo proibitive, i momenti goliardici tra barzellette e messaggi scritti nella chat "BAR Npl"; infine sono tornata grata  verso gli organizzatori, il direttivo e il presidente, perchè in modo del tutto disinteressato hanno organizzato con impegno e cura, una così ben riuscita trasferta. In una vita così frenetica, fatta di lavoro, famiglia, questioni personali e...allenamenti, il tempo libero è una preziosità, oltre che una rarità. Impiegarlo per organizzare e creare opportunità da condividere con altri  è un dono. Allora grazie!

Cristina Belmonte