Vetralla Mare Marathon 2019

Trofeo Panella “Nonno Giuseppe”

22a edizione della Vetralla Mare Marathon, 13 agosto 2019, km 42,195 e un po’….un po’ di qualche altre centinaia di metri, di quel tanto atteso e simpatico sprint finale che caratterizza il viaggio infuocato e avvolgente di una corsa su strada, viaggio caldissimo, e per il periodo del solleone, e perché intriso di valori e di sentimenti, che vanno oltre la materialità della vita, rendendo surreale una strada ordinaria e itinerante!

Ho avuto l’onore e il piacere già nell’anno 2016, di partecipare a questa maratona, unica nella specie, sia per quel che riguarda l’iter organizzativo che l’iter pre e post gara. Presi parte anche l’anno successivo che fu un’ edizione speciale con tanto di festeggiamenti e taglio della torta perché ricorreva la 20a rievocazione storica di quella che fu l’attività svolta, in famiglia Panella, da NONNO Giuseppe che con il suo carretto partiva dal paese giungendo fino al mare, percorrendo un tragitto inizialmente sereno e andante, poi impervio e ingrato, concedendo per finire, dopo tanta perseveranza alimentata anche dalla famosa salita della Turchina, il lusso di riossigenare corpo e anima, grazie alla possibilità di poter ammirare una visuale ristoratrice, aprendo l’orizzonte sul mare! Nell’anno 2018, per un evento estraneo alla corsa e solidale con alcune compagne di squadra denominate le “Commarette” decisi di non partecipare alla 21a edizione. Il tempo passa velocemente, si inizia a pensare al Trofeo Panella 2019 ed ecco che la gentile e nobile Mirian, nipote acquisita di NONNO Giuseppe e dolce consorte del Presidente Enrico Di Gregorio, mi rivolge l’invito a partecipare che accetto senza riserva alcuna perché...l’anno podistico senza la Vetralla Marathon è come una riunione di famiglia senza il Capofamiglia!

E già…ti ritrovi la sera prima della gara con non più di 15 partecipanti, numero limitato e ristretto per scelta, tra cui i senior nonché pilastri portanti della Nuova Podistica Latina, che ti trasmettono la vera essenza della corsa solidale, la vera verve capace e caparbia in grado di dare continuità, indelebile nel tempo, ad un evento in memoria di un NONNO. Così partecipo alla mia terza Vetralla Mare Marathon, l’emozione per l’assegnazione del pettorale…il numero...il numero sette…ogni numero ha una storia per me, un aneddoto o un significato, in questo caso corrisponde alle lettere del mio secondo nome MARTINA perché mi chiamo come mia nonna Maria Martina. Ci si congeda dalla serata, allietata dalla nostra pizza e birra al solito punto di ritrovo, siamo in tanti tra atleti, accompagnatori e familiari di NONNO Giuseppe, tutti briosi ed entusiasti ma anche desiderosi di gustare una rilassante dormitina considerato che lo START è per le 6.00 dell’indomani mattina. Come per ogni gara, prima di coricarmi, preparo la divisa, è tutto pronto e rigorosamente controllato; il pettorale già spillato sulla canotta arancione, i lacci delle scarpette verificati se troppo stretti o troppo lenti, insomma, si spengono le luci con l’auspicio di beneficiare di qualche ora di sonno. Il via è dall’abitazione della Signora Marilena Panella, figlia di NONNO Giuseppe e mamma di Enrico, che ci augura il “Buon Viaggio” e partecipa alla foto ricordo, con un sorriso gioioso già di buon mattino, che parte prima dal cuore per poi posarsi sul suo viso incoraggiante. Ci avviamo, ognuno con i propri tempi, chi chiacchiera e chi lascia volare in libertà i propri pensieri o perplessità. Arriva il primo ristoro, quello più importante in memoria di NONNO Giuseppe, foto di rito e si prosegue ricompattando il gruppo ad ogni ristoro, il primo aspetta l’ultimo. Mirian con Roberta curano i ristori abbastanza ricchi, Armando trasporta i nostri zaini ben equipaggiati, inoltre si preoccupano di fornirci sempre acqua fresca e del buon caffè espresso, ci scattano foto curando i dettagli e scegliendo ottimi panorami sempre con tanta calma e serenità… che dire… la Vetralla Mare Marathon è davvero una gara di prima classe! Si percorrono i km, si assaporano i primi 30, ci si affatica tra il 30-35° km, il caldo, il caldo torrido si fa sentire, gli ultimi ristori diventano fondamentali, inizio a percepire di essere quasi arrivata, le scarpette sfiorano l’asfalto, riduco ogni movimento per risparmiare le ultime energie, fiera della mia resistenza termino la mia maratona ma non la mia gara perché, il gruppo si ricompatta per lo sprint finale di circa 550 metri; divertimento assoluto, taglio il traguardo insieme alla mia compagna di squadra Clotilde, con grande spirito di solidarietà. Elio vince la gara, è la sua prima Vetralla Mare Marathon partecipata dopo essere stato, per le due precedenti edizioni, il mio accompagnatore, lui dolce re del mio cuore, compagno di vita unico e speciale. E così, estasiati dalle emozioni, raggiungiamo la spiaggia vicinissima per un tonificante bagno in mare, poi il pranzo al solito posto, poi le premiazioni, poi i ringraziamenti, poi i racconti in ricordo di NONNO Giuseppe, poi il rientro a casa Panella-Di Gregorio, poi l’uscita per Civitella Cesi per la Sagra delle fettuccine al Tartufo, tutto caratterizzato da aria di festa, di tranquillità e serenità, tutto coronato dalle abitudini e dalle tradizioni. Il punto di riferimento di una famiglia, il punto fermo che ti dà stabilità nell’oceano della vita…il Presidente attento che mi chiama e mi da orari e indicazioni, il rapporto sincero con questa famiglia acquisita che non permette di smarrirmi. E c’è di più, quest’anno la Vetralla Mare Marathon si è impreziosita grazie alla partecipazione di Elena, sorella di Enrico Di Gregorio, perché ha permesso a sua mamma di metterle la medaglia al collo riportante la raffigurazione del dipinto di NONNO Giuseppe. Tra un saluto e una riconoscenza, Massimo, cugino di Enrico, ringrazia pubblicamente la capacità che ha questa gara, di riunire tutta la famiglia ogni anno, grazie al Trofeo Panella e che non si riesce neanche alle feste comandate…ecco la VERA memoria, il ricordo che vive e va oltre!!! Mai avrei pensato di correre una maratona ad agosto, e poi di ripeterla e poi la necessità di presenziarla ogni qual volta mi sarà possibile. Grazie al Trofeo Panella si ha la consapevolezza di possedere risorse incredibili, fiduciosi che la vita, l’amore, l’entusiasmo, la gratitudine, la gioia possano essere sempre più forti di ogni disperazione. Questa esperienza va vissuta, perché alla fine è come sentirsi con la propria famiglia d’origine nell’età adolescenziale, tutti abbiamo avuto il NONNO….il mio si chiamava Giuseppe…aveva un carretto e andava al suo giardino percorrendo un tratto di strada più breve!

Alla Famiglia Di Gregorio-Panella: Grazie per aver contribuito ad innalzare il livello della mia coscienza.

Partecipante 22a Edizione - Maria Martina Vigliante