La Nuova Podistica Latina, il Comune di San Felice Circeo e il Parco Nazionale del Circeo, Vi invitano  alla quarta edizione della “Circeo Run” – IV trofeo Christian Rotta. Gara su strada di 9,9km, che si svolgerà il prossimo 14 maggio 2023. Percorso suggestivo che parte dal lungomare piazzale Cresci, attraversa località La Cona, per poi salire al centro storico e proseguire lungo i vicoli del borgo antico fino ad arrivare a “Vigna La Corte”, parco-belvedere con vista mozzafiato sul litorale, tra i più belli della provincia. Da qui discesa fino al mare! Costeggiando poi la spiaggia per l’ultimo chilometro, si taglierà il traguardo.

Info e iscrizioni su:

www.circeorun.com

 

 

                                 

 

                      PASSATORE 2022

“Dai sarà per il prossimo anno" 

Ecco questo è quello che non voglio sentire.  

Non ci sarà mai più una prossima volta, perché il domani non sarà mai come oggi. Nessuno potrà dire che sarà migliore, nemmeno peggiore, ma di sicuro non sarà oggi. 

Mesi di preparazione per buttarli nel cesso in un lampo. 

"Ma dai che ti sei divertita" 

Beh! Sarebbe assurdo il contrario, ma la fatica aveva uno scopo ed ora al suo posto cosa ne resta? 

È difficile comprendere la rabbia iniziale che si prova, dare la colpa a qualcosa o qualcuno sarebbe più facile. 

"L'importante è che sia stato un banale raffreddore" 

E’ vero, un solo giorno di febbre il naso che cola e una tosse che ti toglie il sonno e lo stato d'animo che provi ti fa sentire in colpa, quel senso di colpa che fin da bambino ti insegnano. 

"Pensa ai bimbi poveri" 

"Pensa a chi non ha un tetto" 

"Pensa a chi non sta bene"... pensa. 

Forse è questo il problema, non pensare che le persone abbiano il diritto di avere un proprio sogno, un desiderio e se questo non viene soddisfatto devono accontentarsi perché..."pensa a chi non può sognare". 

Cos'è questa vergogna che bisogna provare, perdere una gara non è come perdere un figlio, un genitore, un amico, la salute… no, non lo è, ma perché nascondere la rabbia? Perché consolarsi confrontandosi? 

"Il prossimo anno ci sarai anche tu" 

No, non voglio accontentarmi, una pacca sulla spalla e l’amarezza lieve resta, accontentarsi vuol dire rassegnarsi, rassegnarsi agli eventi, al "vabbè è andata così". 

Io voglio imparare ad accettare, senza rancore, né malinconia, inseguire la parola che spesso perdiamo, che il vento sussurra, che le emozioni spodestano, la vera regina. 

La FELICITA’ 

così importante che dovrebbe essere scritta sempre con la maiuscola, è così importante che dovremmo sempre gridarla, eppure essere sempre felici ci sembra impossibile. 

Tutto sarebbe più facile da accettare, nessuna lacrima, nessuna arrabbiatura, nulla. Un cuore felice non soffre, un cuore felice vede sempre il sole ed io oggi lo vedo perché, anche se a casa, questo viaggio lo sto facendo insieme a voi, immagino le stelle che vi stanno accompagnando, i crampi, il sonno, la fatica, ma un cuore felice è in grado di superare tutto. 

Forza NPL il traguardo è vicino. 

P.s. se riflettiamo è proprio il senso di colpa a ricordarci la felicità, bisogna rassegnarsi tutto è dualità. 

Clotilde Sofra.